
La maggior parte delle volte le prime allergie e intolleranze si manifestano nei bambini molto piccoli e se abbiamo sospetto che nostro figlio abbia questo problema nello specifico dobbiamo trovare uno specialista in allergologia pediatrica.
L’allergologo pediatrico è un pediatra che ha continuato a sviluppare la sua formazione proprio con specifici corsi di aggiornamento in allergologia e immunologia e che dunque è il professionista più competente in assoluto per fare una diagnosi in tal senso quando si tratta di pazienti che appartengono a un range di età tra gli zero e i 14 anni.

Ma quali sono le patologie specifiche per le quali questo tipo di pediatra può essere particolarmente utile?
Le allergie in generale, ma anche l’asma, la dermatite, la rinite, congiuntivite, le intolleranze alimentari o le allergie ai farmaci, l’orticaria. In genere questo professionista si muove grazie a test e ad accertamenti diagnostici specifici.
Alcuni esempi sono i test cutanei, i test del sangue, la ricerca di anticorpi e, dato che non si può dare per assodato la risposta, alcuni test potrebbero richiedere la presenza di un anestesista rianimatore che sia contemporaneamente qualificato per operare durante l’età pediatrica. Ma vediamo approfonditamente che cosa sia realmente un’allergia in modo da poter capire meglio come affrontarne l’eventuale presenza nel quadro clinico del proprio figlio.
Una allergia è una risposta eccessiva del sistema immunitario all’esposizione a un allergene. L’esposizione può essere data da una ingestione ma anche da un contatto o da una inalazione dell’allergene in questione.
Dal momento che oggi i bambini risultano molto più colpiti da allergie che negli anni passati, la figura del pediatra allergologo è una figura chiave e sempre più ricercata dai genitori che vogliono gestire al meglio questo problema sviluppato dal figlio.
Purtroppo le condizioni generali sono peggiorate dal fatto che l’inquinamento atmosferico sia aumentato, ma alcuni studi riferiscono che i bambini che sono stati allattati poco al seno potrebbero essere più esposti a questo tipo di sintomatologia o comunque potrebbero sviluppare un’allergia più grave del dovuto.
I primi sintomi di un’allergia che affetta l’apparato respiratorio sono dati da un prurito costante al naso, starnuti frequenti, naso ostruito, lacrimazione, tosse rumorosa e difficoltà respiratoria. Le allergie cutanee invece sono costituite soprattutto dall’orticaria e dalla dermatite e sono manifeste anche a livello visivo anche se possono dare problemi di prurito cronico o periodico. Un problema che coinvolge maggiormente i genitori è dato dalle allergie alimentari, perché sono coloro che acquistano, preparano e somministrano gli alimenti ai propri figli e perciò devono porre particolare attenzione a evitare quelli che potrebbero andare a scatenare delle reazioni allergiche. Le più diffuse sono quelle al latte vaccino, alle uova, il pesce, alla frutta secca, al grano, ai semi, e alla frutta e alla verdura. Ormai è possibile dire che un bambino su 13 a almeno un’allergia alimentare, percentuale che aumenta in età adulta dove una persona su cinque sviluppa una allergia.
Ma dal momento che la maggior parte dell’energia si manifesta nell’infanzia, il pediatra è una figura chiave a cui ricorrere per individuare immediatamente la causa della reazione allergica.